L’intelligenza artificiale sta entrando in una nuova era e Anthropic è in prima linea con un’innovazione che promette di rivoluzionare il nostro rapporto con i computer. Il 22 ottobre 2024, l’azienda ha presentato non solo due nuovi modelli di IA, ma anche una funzionalità sperimentale chiamata Computer Use che potrebbe ridefinire completamente l’automazione dei processi digitali.
Indice
- I nuovi modelli di Anthropic: potenza e versatilità
- Computer Use: cos’è e come funziona
- Applicazioni pratiche nel lavoro quotidiano
- Un approccio rivoluzionario all’automazione
- Sicurezza e privacy: la priorità di Anthropic
- Limiti attuali e sviluppi futuri
- La visione di Anthropic per il futuro
- Disponibilità e integrazione
- Un nuovo paradigma di lavoro
I nuovi modelli di Anthropic: potenza e versatilità
La famiglia Claude si espande con Claude 3.5 Sonnet e Claude 3.5 Haiku, due modelli che rappresentano un significativo passo avanti nell’evoluzione dell’IA. Sonnet si distingue per un miglioramento del 10% nelle capacità di ragionamento, particolarmente apprezzato in ambito DevSecOps, come confermato dai test di GitLab. Haiku, invece, riesce a eguagliare le prestazioni del precedente Opus, dimostrando come sia possibile ottenere risultati eccellenti anche con modelli più leggeri. Un dettaglio interessante è l’assenza di notizie su una versione aggiornata di Opus, probabilmente in attesa strategica del rilascio di GPT-5 da parte di OpenAI.
Computer Use: cos’è e come funziona
Il vero punto di svolta è il Computer Use, una tecnologia che permette a Claude di interagire con il computer esattamente come farebbe un essere umano. Il funzionamento si basa su tre elementi fondamentali:
- Acquisizione continua di screenshot del desktop per “vedere” cosa c’è sullo schermo
- Analisi in tempo reale delle immagini tramite specifiche API
- Calcolo preciso dei movimenti necessari per interagire con l’interfaccia
Immagina di avere un assistente virtuale che osserva il tuo schermo e può muovere il cursore con precisione pixel per pixel, cliccare su pulsanti e link, digitare testo in qualsiasi campo e navigare tra diverse applicazioni. È come dare a un assistente digitale la capacità di “vedere” e interagire con qualsiasi software, proprio come farebbe un essere umano.
Applicazioni pratiche nel lavoro quotidiano
Le vere potenzialità di Computer Use emergono proprio in quelle attività che prima erano difficili da automatizzare con l’RPA tradizionale. Pensa a un recruiter che deve cercare candidati su LinkedIn: prima doveva aprire manualmente ogni profilo, valutare le informazioni e copiare i dati rilevanti in un database. Con Computer Use, il sistema può navigare autonomamente tra i profili, riconoscere visivamente le informazioni importanti e compilare il database, proprio come farebbe un essere umano.
Un altro esempio calzante è quello delle piattaforme web che cambiano frequentemente layout. Un’agenzia di digital marketing deve monitorare le performance delle campagne su diverse piattaforme social, ognuna con la propria interfaccia in continua evoluzione. Mentre l’RPA tradizionale si romperebbe a ogni aggiornamento dell’interfaccia, Computer Use può adattarsi ai cambiamenti proprio come farebbe un operatore umano, riconoscendo visivamente dove si trovano i dati necessari.
O ancora, pensa a un assistente amministrativo che deve gestire le note spese: non solo deve estrarre i dati dagli scontrini (cosa che già l’OCR può fare), ma deve anche navigare tra diversi sistemi aziendali, verificare le policy di rimborso e segnalare eventuali anomalie. Computer Use può gestire l’intero processo, dalla scansione dello scontrino fino all’approvazione finale, interagendo con qualsiasi software aziendale senza bisogno di integrazioni specifiche.
La bellezza di questa tecnologia sta proprio nella sua capacità di gestire scenari complessi e variabili. Un addetto al customer service, per esempio, deve spesso consultare diverse applicazioni per rispondere a una singola richiesta: il CRM per la storia del cliente, il sistema di ticketing per i problemi precedenti, il database dei prodotti per le specifiche tecniche. Computer Use può orchestrare tutte queste operazioni in modo fluido, proprio come farebbe un operatore esperto, ma senza mai stancarsi o commettere errori di distrazione.
Un approccio rivoluzionario all’automazione
A differenza degli strumenti RPA tradizionali o del Code Interpreter di OpenAI, il Computer Use di Anthropic adotta un approccio completamente nuovo. Non utilizza macchine virtuali dedicate, ma interagisce direttamente con l’interfaccia utente, adattandosi dinamicamente ai cambiamenti dello schermo. Questa flessibilità permette di automatizzare praticamente qualsiasi processo digitale, dalla semplice compilazione di moduli fino alla gestione di workflow complessi che coinvolgono multiple applicazioni.
Sicurezza e privacy: la priorità di Anthropic
La sicurezza è al centro dell’approccio di Anthropic. L’azienda ha implementato un sistema di protezione multilivello che include l’analisi preventiva di ogni azione, blocchi automatici per le attività sensibili e il mantenimento del controllo totale nelle mani dell’utente. È come avere un assistente super efficiente ma estremamente rispettoso delle regole aziendali e della privacy.
Limiti attuali e sviluppi futuri
Nonostante le enormi potenzialità, Computer Use presenta ancora alcune limitazioni che Anthropic sta lavorando per superare:
- Le sessioni sono attualmente limitate a 15 minuti
- Alcune azioni come lo scrolling e lo zoom risultano ancora problematiche
- Non è possibile effettuare il training su dati interni
- È necessaria supervisione per i task più critici
La visione di Anthropic per il futuro
Mike Krieger, Chief Product Officer di Anthropic, vede Computer Use come il primo passo verso una nuova era dell’automazione intelligente.
“Non stiamo solo creando uno strumento più efficiente, stiamo ridefinendo il modo in cui uomini e macchine collaborano nell’ambiente digitale”.
Disponibilità e integrazione
La tecnologia è attualmente accessibile attraverso tre canali principali:
- L’API diretta di Anthropic
- Amazon Bedrock
- Google Cloud Vertex AI
Questo permette agli sviluppatori di iniziare a sperimentare e integrare Computer Use nelle proprie soluzioni, contribuendo al suo miglioramento e scoprendo nuovi casi d’uso.
Un nuovo paradigma di lavoro
Computer Use non è solo uno strumento di automazione: è un vero e proprio cambio di paradigma nel modo in cui interagiamo con i computer. Invece di adattare i nostri processi agli strumenti disponibili, possiamo finalmente avere un assistente digitale che si adatta al nostro modo di lavorare.
Per esempio, un team di sviluppo software può utilizzare Computer Use per automatizzare i test di interfaccia utente, liberando tempo prezioso per attività più creative. Un reparto marketing può automatizzare la raccolta e l’analisi dei dati dalle campagne pubblicitarie, concentrandosi sulla strategia invece che sulla gestione manuale dei report.
La tecnologia è ancora agli inizi, ma le prospettive sono entusiasmanti. Man mano che Computer Use si evolve, potremmo vedere una vera democratizzazione dell’automazione, rendendo accessibili a tutte le aziende, indipendentemente dalle loro dimensioni, strumenti che prima erano appannaggio solo delle grandi corporation.
Anthropic Computer Use – Domande frequenti
Computer Use è una nuova tecnologia che permette all’AI di usare il computer come un umano. Funziona facendo screenshot continui dello schermo, analizzandoli e permettendo all’AI di muovere il mouse e digitare testo.
Sì, Anthropic ha implementato diverse misure di sicurezza. L’AI non può accedere direttamente al computer e tutte le azioni vengono monitorate. L’utente mantiene sempre il controllo totale.
Al momento le sessioni durano solo 15 minuti, non si può fare training su dati interni e alcune azioni base come lo scroll sono ancora difficili. Anthropic sta lavorando per migliorare queste limitazioni.
Puoi accedere a Computer Use attraverso l’API di Anthropic, Amazon Bedrock o Google Cloud Vertex AI. È ancora in beta pubblica ed è pensato principalmente per sviluppatori e aziende.
0 commenti