Il 1° agosto 2024 è entrato ufficialmente in vigore l’AI Act dell’Unione Europea, una normativa rivoluzionaria destinata a ridefinire lo sviluppo e l’utilizzo dell’intelligenza artificiale non solo in Europa, ma a livello globale.
Ma cosa significa concretamente per te e la tua azienda? Facciamo chiarezza sugli aspetti più importanti di questa nuova legge.
Indice
- Cosa si intende per “sistema di AI” secondo l’EU AI Act?
- Le categorie di rischio: un approccio a livelli
- Chi deve adeguarsi all’EU AI Act?
- Principali obblighi: cosa devi fare concretamente
- Tempistiche di implementazione: hai tempo per adeguarti
- Le sanzioni: meglio prevenire che curare
- Come prepararsi all’AI Act: i prossimi passi
Cosa si intende per “sistema di AI” secondo l’EU AI Act?
L’UE ha adottato una definizione piuttosto ampia di intelligenza artificiale, che include:
- Sistemi basati su machine learning;
- Approcci basati sulla conoscenza;
- Sistemi in grado di adattarsi e “inferire” oltre la semplice elaborazione di dati.
In pratica, se il tuo software ha una qualche capacità di apprendimento o ragionamento autonomo, potrebbe rientrare in questa definizione. Non sottovalutare l’impatto potenziale!
Le categorie di rischio: un approccio a livelli
Una delle caratteristiche chiave dell’AI Act è la classificazione dei sistemi di AI in base al livello di rischio:
- Rischio inaccettabile: sistemi vietati come il social scoring o il riconoscimento delle emozioni sul lavoro;
- Alto rischio: consentiti ma con regole severe (es. AI per assunzioni, sorveglianza biometrica);
- Rischio limitato: consentiti ma con obblighi di trasparenza (es. chatbot, deepfake);
- Rischio minimo: nessun obbligo specifico oltre le leggi generali.
Questa categorizzazione determina gli obblighi da rispettare. Assicurati di capire in quale fascia rientra il tuo sistema di AI!
Chi deve adeguarsi all’EU AI Act?
In breve: molte più aziende e organizzazioni di quanto si potrebbe pensare. La legge si applica a:
- Aziende che sviluppano, vendono o utilizzano AI che impatta i cittadini UE, indipendentemente dalla sede;
- Sistemi di AI nuovi ed esistenti (con alcune eccezioni);
- Tutti i settori, dalla sanità alla finanza all’istruzione.
Non pensare di essere esente solo perché non sei un’azienda tech! Se usi l’AI in qualsiasi forma, è probabile che tu debba adeguarti.
Principali obblighi: cosa devi fare concretamente
Gli obblighi variano in base alla categoria di rischio, ma in generale includono:
Per sistemi ad alto rischio:
- Valutazioni di conformità pre-lancio
- Monitoraggio continuo post-lancio
- Documentazione tecnica dettagliata
Per tutti i sistemi:
- Garantire trasparenza (es. etichettare chatbot e deepfake come AI)
- Rispettare il copyright
- Condividere informazioni con i fornitori a valle
Pensa a questi requisiti come a una “checklist di conformità” da seguire attentamente.
Tempistiche di implementazione: hai tempo per adeguarti
Buone notizie: l’implementazione dell’AI Act sarà graduale, con scadenze scaglionate fino al 2030. Ecco le date chiave da segnare sul calendario:
- 1 agosto 2024: entrata in vigore della legge
- 2 febbraio 2025: divieti su pratiche AI ad alto rischio
- 2 agosto 2025: requisiti per modelli AI generali
- 2 agosto 2026: requisiti per sistemi ad alto rischio e trasparenza
- 2 agosto 2027: conformità per modelli AI generali già sul mercato
- 31 dicembre 2030: scadenza finale per conformità di sistemi ad alto rischio usati da autorità pubbliche
Hai tempo per adeguarti, ma non aspettare l’ultimo minuto!
Le sanzioni: meglio prevenire che curare
Le multe per non conformità sono salate:
- Fino a 35 milioni di euro o 7% del fatturato globale per violazioni gravi;
- Fino a 15 milioni di euro o 3% per non conformità di sistemi ad alto rischio;
- Fino a 7,5 milioni di euro o 1% per infrazioni minori.
Queste cifre dovrebbero farti riflettere sull’importanza di prendere sul serio l’AI Act!
Come prepararsi all’AI Act: i prossimi passi
- Fai un’autovalutazione: identifica quali tuoi sistemi rientrano nell’ambito dell’AI Act;
- Classifica il rischio: determina in quale categoria ricadono i tuoi sistemi;
- Pianifica la conformità: crea una roadmap per implementare i requisiti necessari;
- Documenta tutto: tieni traccia dettagliata di ogni passo verso la conformità;
- Resta aggiornato: le interpretazioni della legge potrebbero evolvere nel tempo.
Non sottovalutare l’impatto dell’AI Act sulla tua azienda. Anche se può sembrare complicato, vedi questa legge come un’opportunità per sviluppare AI più etica e affidabile.
Ricorda: l’AI Act non vuole frenare l’innovazione, ma garantire che l’intelligenza artificiale sia sviluppata in modo responsabile. Adeguarsi ora ti permetterà di essere in prima linea in questa nuova era dell’AI regolamentata.
E tu, come pensi che l’AI Act influenzerà il tuo business? Hai già iniziato a prepararti? Condividi la tua esperienza nei commenti!
EU AI Act – Domande frequenti
L’AI Act adotta una definizione ampia che include sistemi basati su machine learning, approcci basati sulla conoscenza e sistemi in grado di adattarsi e inferire oltre la semplice elaborazione dati.
L’AI Act classifica i sistemi di AI in 4 categorie: rischio inaccettabile (vietati), alto rischio (consentiti con regole severe), rischio limitato (obblighi di trasparenza) e rischio minimo (nessun obbligo specifico).
Le multe vanno da 7,5 milioni di euro o 1% del fatturato per infrazioni minori fino a 35 milioni o 7% del fatturato per violazioni gravi.
L’implementazione sarà graduale, con scadenze scaglionate dal 2024 al 2030. I divieti principali saranno in vigore dal 2 febbraio 2025, mentre per i sistemi ad alto rischio la scadenza finale è il 31 dicembre 2030.
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